No, perché oggi dico no.
Un "no" vestito di nero, che sbatte la porta di vetro, e rimane scheggiata.
Qualche scheggia intrappolata nella mano, allora dici "dai, ti accolgo ancora per un pò".
Il corvo sulle scale intona l'inno giornaliero.
Vedi dalla fessura del tuo muro che ti "protegge", il mondo che gira;
Gira con movimenti impacciati, senza di te.
Qualcosa ti piace, qualcosa meno, ma tutto rimane in superficie, perché quello che appare a te è un moviemento concentrico che nel complesso dinamico forma un armonia banale, ma tagliente.
Il muro non ti protegge più; spesso ti dimentichi che l'hai costruito con la carta pesta, e anche un minuscolo ago può intaccarlo.
Sul tuo tagliere incurvato dal tempo, alle prese con il taglio di broccoli e salmone, ti appigli alle costanti che nella tua vita possono essere manovrate da te, te sola.
Dannazione, le costanti non bastano, tagliategli la testa.
Sono la regina di cuori, fragili e incandescenti.
La paura che mette in discussione la tua intera esistenza, i piedi legati al piombo che ti fanno inclinare anche la schiena, fino a prostrarti ai piedi dei tuoi demoni, dalle corone di ossi.
Al diavolo per un attimo la leggerezza.
Lasciatemi immgergere nel lago di petrolio, fatemi decantare qui dentro, appesantita.
Come puoi tornare a volare leggera, se prima non hai preso coscienza del tuo peso?
Imbronciata rimani, con gli zigomi corrucciati, gli occhi come habitat naturale per anfibi.
Vorrei un paio di occhiali da sole, in grado di inglobare le fantasie che rendono questa vita abbondante.
Si', abbondante; come i corpi maestosi di donne africane, come una cena condivisa intorno ad un tavolo di legno grezzo, come l'amore che trabocca dopo lo scorgere di un calice di vita vibrante. Come il pianto di disperazione, come il sollievo dell'acqua di ruscello.
L'abbondanza.
E allora Demoni, vi faccio danzare nelle mie sale da ballo ancora per un pò, ma non esiterò a chiudere i portoni e mandarvi via, quando intravedrò dietro la collina verde la parte più bella di me, che porrà ombra su di voi.
Mi truccherò con polvere di stelle, e pigmenti rossi sulle mie guance Sioux, guerriera quale sono.
In attesa, che il sipario cali.
"Cesa de definirte:
concédete todas
las posibilidades de ser,
cambia de caminos
cuantas veces te sea necesario."
Alejandro Jodorowsky.
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