Thursday 9 November 2023

Cinnamon coffee

Mi è stato insegnato a mettere un pò di cannella nella moka quando faccio il caffè. L'ha imparato il mio fidanzato in America, a sua volta questa cosa preziosa è passata a me.

Penso di quanti pezzi, frammenti, odori, sfumature, ritagli di giornale ed immagini sia fatta la nostra memoria. Su cui poi noi ci costruiamo il nostro presente. Come dei lego dai milioni di colori. Siamo fatti di una quantità infinita di persone ed immagazziniamo, assorbiamo e sviluppiamo affinché il tutto sia riassunto e composto da un'unica persona: la nostra. 

Abbiamo paura di un sacco di cose. Ma non ci accorgiamo di che banca di bellezza siamo costituiti. Siamo molto corruttibili e con memoria apparentemente breve. Dimentichiamo le chiavi di lettura imparate molteplici volte. Eppure le tante persone e pezzettini di mondo da cui siamo composti, si manifestano davanti a noi come angoli di specchio per ricordarci dove stavamo andando e ci riportano a rileggere il manuale delle cose importanti.

Sono grata per ogni mio maestro ed insegnante.

Il cielo è mio mentore; il vento, l'asfalto ed il prato. Il profumo di sugo e di zuppa camminando per strada. Le ansie con cui mi sveglio al mattino. Gli occhi del mio fidanzato e le merende con mia mamma. Sono miei maestri gli anziani con cui parlo, gli errori delle persone che amo, chi non c'è più. Sono vie maestre le mie sorelle, i loro figli, tutti i genitori che incontro. Mi è maestra l'assenza, mi è strada il vuoto.

Anche stamattina ho bevuto il caffè con la cannella, e mi ricordo che c'è una vita nuova dentro ad ogni mattino.