Tuesday 6 February 2024

Quella di prima

Ho letto questa frase:
''Sei bellissima di vita''

ed ho sentito la necessità di cominciare a leggere il mio corpo diversamente.
Il mio corpo: non come una realtà statica a cui tornare ma un luogo in cui entrare nuovamente. Ogni volta, una nuova. Il luogo del cambiamento, il luogo dell'apprendimento. 
Bring back the body into learning. Non sarai mai quella di prima.

Thursday 9 November 2023

Cinnamon coffee

Mi è stato insegnato a mettere un pò di cannella nella moka quando faccio il caffè. L'ha imparato il mio fidanzato in America, a sua volta questa cosa preziosa è passata a me.

Penso di quanti pezzi, frammenti, odori, sfumature, ritagli di giornale ed immagini sia fatta la nostra memoria. Su cui poi noi ci costruiamo il nostro presente. Come dei lego dai milioni di colori. Siamo fatti di una quantità infinita di persone ed immagazziniamo, assorbiamo e sviluppiamo affinché il tutto sia riassunto e composto da un'unica persona: la nostra. 

Abbiamo paura di un sacco di cose. Ma non ci accorgiamo di che banca di bellezza siamo costituiti. Siamo molto corruttibili e con memoria apparentemente breve. Dimentichiamo le chiavi di lettura imparate molteplici volte. Eppure le tante persone e pezzettini di mondo da cui siamo composti, si manifestano davanti a noi come angoli di specchio per ricordarci dove stavamo andando e ci riportano a rileggere il manuale delle cose importanti.

Sono grata per ogni mio maestro ed insegnante.

Il cielo è mio mentore; il vento, l'asfalto ed il prato. Il profumo di sugo e di zuppa camminando per strada. Le ansie con cui mi sveglio al mattino. Gli occhi del mio fidanzato e le merende con mia mamma. Sono miei maestri gli anziani con cui parlo, gli errori delle persone che amo, chi non c'è più. Sono vie maestre le mie sorelle, i loro figli, tutti i genitori che incontro. Mi è maestra l'assenza, mi è strada il vuoto.

Anche stamattina ho bevuto il caffè con la cannella, e mi ricordo che c'è una vita nuova dentro ad ogni mattino.



Saturday 1 April 2023

il mio presente è felice

Quante troppe volte non mi sono accorta.

Di dove sono, di cosa ho, di come riecheggio nel mio spazio.

Realizzo che a (quasi) 26 anni, ho realizzato dei piccoli grandi sogni che la bambina che ero, sicuramente dubiterebbe.

Quante poche volte realizziamo i nostri sogni ma ci nascondiamo dietro alle insoddisfazioni inutili e perlopiù illusorie?

Io sono qui, ora. Realizzo che il mio presente è felice.

Gli odori, i colori, le forme, sono quelle dei miei sogni.

E sarebbe un'enorme ingiustizia non essere grata e per sempre riconoscente a me stessa.

A tutte le ombre che mi hanno permesso di far entrare luce nella mia casa.

Vi accolgo tutte, mi preparo per le prossime.

Ma soprattutto, sorprendersi di quante versioni di se stessi escono dal cilindro; per ricongiungersi sempre e dolcemente con una.


Wednesday 15 February 2023

Che rumore fa l'interruttore della vita?

Olio che scivola tra le dita.
Così lei, se ne va.
Sulla neve, dentro la plastica.
Scrocchia lo scandire del tempo quando realizzi l'assenza.
Un livido impermeabile sul cuore.
Come si passa dall'essere, al non essere più?
Non so il criterio, non conosco la logica.
Comincio a conoscere però, giorno dopo giorno, il flusso della mia di vita. Prima mi chiedevo perché certe vite hanno il diritto di continuare a scorrere, e altre no.
Forse, non si tratta per nulla di diritto.
Ma di un'anima profondissima delle fibre dell'universo.
E non ci è dato conoscerla.
Penso che sia giusto non conoscerla.

Penso che il nostro compito sia esclusivamente uno: Onorare.

Onoro la mia vita, perché si manifesta a me in modo luminoso e inequivocabile.
Onoro le mie gambe perché mi danno il vigore di poter rispondere ai colpi duri.
Onoro la mia pancia, luogo sacro e originario; accoglie i miei dolori e le mie gioie. 
Onoro i miei fianchi che incorniciano la mia fragilità e la rendono guscio fibroso e soffice.
Onoro le mie mani che creano e modellano la forma dei miei sogni.
Onoro i miei pensieri, che docili esistono e depongono orme di riferimento.
Onoro le mie lacrime, fiume santo della mia pelle, che dalla terra vengono a me per detergere.
Onoro il mio cuore, affinché rimanga sempre e inviolabilmente aperto.
Onoro il mio sangue, e quello prima di me; lì scorre la memoria che mi suggerisce la strada, mi sostiene su nuove soglie che incontro.

Che rumore fa l'interruttore della vita?
Voi non ci siete più, e io devo vivere ancora mille vite.
Qualcuno mi ha detto <<Questi sono incidenti tangenziali, non ti riguardano>>. 
Le tangenziali non mi sono periferiche. Mi passano in maniera centrale e perlopiù, puntuale.
Qualcun altro invece mi disse <<fallo crescere un cm al giorno>> ma soprattutto, <<di appuntare emozioni con uno spillo>>.
Quindi, Chiara, Sarah, farò crescere la vostra memoria un cm al giorno.
Onorando la vita. Appuntando con uno spillo le scintille luminose che passano al mio fianco.
Per me,
Per voi,
Per tutti prima e dopo di me.
Per una memoria collettiva.






Friday 10 February 2023

Ricerca di una strada per riconoscersi - Own your truth


Own your truth; believing in the unbalanced secrets of life, having the courage to investigate new beginnings, observing the soft lines that shape bodies and spaces. In joy and lightness, rediscovering, manifesting and protecting your truth.

Saturday 5 November 2022

Stagioni


Seguire le mie emozioni come il flusso delle stagioni. Siamo nel 2022 e sicuramente le stagioni hanno il ritmo piegato e consumato da anni di trascuratezza. Ma c’è un nesso alle mie emozioni, anche nella sua discontinuità. Noto nel dischiudersi di ogni stagione un grande movimento circolare. Rimango commossa dal cielo che come testimone alle nostre follie rimarca il suo posto. Come a ricordarci: tu procedi pure, io evolvo e insieme a te, creeremo. Mi accorgo troppo spesso della contraddizione dell’autunno. In alto vedo l’azzurro cristallino, nel mezzo sento freddo, e attaccate ai piedi rimango le foglie bagnate. Oscillo tra la certezza delle mie convinzioni, e l’ignoto che mi vuole insegnare qualcosa. Forse questo amo delle stagioni. Un’intermittente lezione di vita.
 

Friday 5 November 2021

Bias di conferma


Prendere in considerazione una strada diversa da quella che avremmo immaginato per noi stessi, una pelle che pensavamo non potesse mai starci bene addosso. Faticoso ma necessario, proprio come un bias di conferma. Un odore poco famigliare, una sensazione apparentemente lontana da noi stessi. Sta lì, incastrata sul più bello, una celata felicità. Nell’incavo più nascosto, di una gioia che spessissimo ci neghiamo, pensando di non meritarci. E quindi, una sera al mare, ci da la sensazione che forse è solo lì che sta, quello smisurato ed ignoto senso di appartenenza alle radici più antiche, fondamentali e intrascurabili che abbiamo: noi stessi.